
- Regia: Peter Greenaway
- Seceneggiatura: Peter Greenaway
- Anno: 1995
- Durata: 126'
- Genere: drammatico
- Audio: italiano
Kyoto, anni '70 e '80. Figlia di uno scrittore calligrafo (H. Ogata), Nagiko (V. Wu), continua il piacere paterno della scrittura sul corpo. A diciotto anni è indotta a sposare il nipote (K. Mitsubishi) dell'editore (Y. Oida) che pubblica gli scritti del padre in cambio di prestazioni sessuali. Ossessionata da I racconti del cuscino, scritti dalla cortigiana Sei Shonagon nel XI secolo, Nagiko lascia il marito e va a Hong Kong in cerca di amanti disposti a scrivere sul suo corpo. S'innamora, ricambiata, di un traduttore inglese (E. McGregor) che diventa a sua volta amante dell'editore del padre. Dopo il suo suicidio scopre di esserne incinta e innesca una spirale di mortale vendetta. Come aveva fatto suo padre con lei bambina, Nagiko scrive un augurio di buon compleanno sul volto di sua figlia. "Greenaway continua imperterrito a utilizzare il corpo umano come strumento di metafora ... Testo e sesso sono visti come analoghi dispensatori di piacere. Il corpo è visto come un libro e la letteratura come atto sessuale..." (Fabrizio Liberti). Attraverso la cultura giapponese dove l'ideogramma è parola e arte visiva ritorna a Ejzenštejn che scoprì per primo il cinema come ideogramma con un film sperimentale, continuando il suo processo di distruzione delle regole narrative: schermo frantumato in immagini multiple, inquadrature che cambiano formato (fotografia di Sacha Vierny), colonna sonora dove i canti tradizionali giapponesi si mescolano con la musica leggera occidentale. Intriga, affascina, ipnotizza, turba, respinge.